Sette Giugno 1891 terremoto in Val d'Illasi - 4 vittime ingenti danni

Estratto dall’archivio storico veronese anno 1884 – 1899 – molti termini sono originali dell’epoca -    

 

1885 gennaio 05 : Indipendentemente dai numerosissimi terremoti che i microsi­smografi Veronesi registrarono dalla notte del 5 - 6 gennaio alla sera del 7 svariate  scosse con intensità di I grado sulla dominante SE-NW furono avvertite a Magugnano. Il febbraio di quest'anno fu molto agitato con una punta di mag­gior attività nei giorni 27 e 28. Il giorno 19 in Ferrara di Monte Baldo si avvertiva una scossa del III alle ore 21.45 con orientamento NE-SW che si ripetè pochi minuti dopo. Il 21 alle ore 23.45 si avvertì una scossa ondulato­ria - sussultoria in Val d'Adige nelle località di Ala (TN) ed in tutto il versante orientale del Baldo. Precedentemente alla scossa delle ore 21.45 gli strumenti sismici erano agitatissimi con un movimento ondulatorio vibratissimo che perdurò dalle ore 9 alle ore 12. Nel giorno 26 alle ore 21.30 in Città si avvertiva una sensibile scossa di terremoto. Alle ore 21.45 per un forte terremoto che colpiva l'Appennino Modenese in tutta la Provincia si avvertiva una nuova scossa accompagnata da forte rombo. Il movimento che in Città fu ondulatorio portava segni di spavento negli animali domestici. In Ferrara di Monte Baldo alla scossa principale tennero dietro due scosse verticali. Il Giorno 27 alle ore 08.30 ant. si manifestò una leggerissima scossa ondulatoria in direzione N-S, altra alle ore 09.35 leggerissima e con direzione NW-SE, alle ore 09.40 prolungata scossa strumentale, ore 10.30 altra leggerissima  scossa  con  direzione N-S seguita da tremito prolungato,  ore 10.47 vi fu una trepidazione microsismica,  ore 10.52 leggera scossa con direzione N-S, dalle ore 11.00 alle 15.17 continua trepidazione del suolo interrotta solo da brevi periodi di calma, altre leggere scosse vi furono alle ore 15.17 con moto ondulatorio - sussultorio ore 15.28 - 16 e 17.10, alle 17.42 sussultoria, ore 17.55 - 18.15 - 18.22 tutte con direzione N-S. Due nuove sensibili scosse ondulatorie con direzione N-S si manifestarono alle ore 22 e 22.15 mentre nella notte seguirono molte altre leggere ondulazioni strumentali. Il 28 leggere scosse ondulatorie si verificarono  alle ore 06.45 - 06.55 - 07.35 ant.. Dopo le ore 07 ant. vi fu una continua agitazione negli strumenti con  leggerissime scosse sulla dominante  N-S ed NW-SE. Alle ore 13 la trepidazione del suolo era vivissima.

 

Verona marzo  01  "I sismografi hanno segnalato un'agitazione vivissima fra le ore 20.40 di ieri (28) e la notte di oggi (1), leggere ma sensibili scosse sono segnate alle ore 21.30 - 21.35 - 21.40 - 23.30 - 00.30 - 00.55".

 

Una leggera scossa ondulatoria si verificò il giorno 11 alle ore 03.45 ant. Nuove scosse  si avvertirono a Ferrara di Monte Baldo il 4 aprile alle ore 01 ant. ed il 9 alle ore 03 ant.. Scosse di qualche entità non si ebbero nei mesi seguenti sino a tutto ottobre. Il giorno 16 novembre a Magugnano fu avvertita una scossa del III alle ore 09.00 ant. accompagnata da forte rombo e da altra più leggera durante la giornata seguente. Il 21 dicembre alle ore 23 un terre­moto che colpiva tutto il Veneto in Verona  veniva avvertito in modo leggero a carattere sussultorio - ondulatorio. Altro fenomeno si manifestava alle ore 23.15 con intensità del III, carattere ondulatorio, durata di tre secondi, direzione dominante della prima scossa  SW-NE, mentre la seconda pure ondula­toria mantenne la direzione di N-S. Nella zona di Tregnago questa scossa si avvertiva del VI con movimento sussultorio, mentre a Ferrara di Monte Baldo e Magugnano si manifestava del VI con moto ondulatorio e seguita da rombo. Il giorno 30 dicembre alle ore 03.57 ant. ancora alla Ferrara di Monte Baldo si avvertiva un forte rombo senza scossa.

 

1886 gennaio 07 : Alle ore 08.14 scossa assai forte di terremoto ondulatorio nella direzione ESE-WNW. Il 27 agosto alle ore 22.50 circa in Città si avver­tirono due scosse di terremoto che interessarono tutta la Provincia e più intensamente la zona montana, la seconda fu più forte della prima. Il 15 ottobre alle ore 03.29 in Città e Provincia fu avvertita una scossa di terre­moto a carattere sussultorio di poca durata, il sisma colpiva la zona del Parmense dove provocava la caduta di qualche comignolo. Nel giorno 18 novem­bre, dopo una lunga calma, a Magugnano sul Lago di Garda alle ore 09.45 ant. circa si avvertiva una scossa di terremoto assai forte (5°) nella direzione di ESE-WNW con forte rombo, il fenomeno fu preceduto da leggerissimi e prolungati tremiti del suolo. Anche nel giorno 20, dopo una forte agitazione che aveva interessato il pomeriggio del 19, si avvertiva una scossa del I grado alle ore 04.39 ant. con rombo e alle ore 05.07 ant. un nuovo rombo senza scossa. Sempre a Magugnano alle ore 07.35 ant. si avvertiva una nuova  scossa  ondulatoria del V con direzione ESE-WNW seguita da altra del III con rombo alle ore 07.39 ant.. In Verona si segnalarono leggere scosse, talune sensibili sia nel mese di novembre che in quello di dicembre.

 

Giornale l’Arena 31 agosto : Atene 29  Le città di Figliatra, Gargaliana ed altre sono quasi distrutte dal terremoto.

 

1887 gennaio 24 : Alle ore 00.41 in Città si avvertiva una lieve scossa per un terremoto che colpiva l'Alto Trevigiano. Le osservazioni tromometriche e microsimografiche indicano per i mesi di gennaio e di febbraio una costante e persistente agitazione del suolo. I piccoli terremoti cessarono al mattino del 3 febbraio però il movimento tromometrico si mantenne assai forte ed irregola­rissimo accompagnato da tremiti frequenti nei giorni 6-9-10-11-12-15-16 per poi calmarsi alquanto nei giorni 19-20-21. Nel 22 la calma microsismica era, si può dire, generale negli Osservatori Italiani fatta eccezione per Verona dove ripigliò vivissima (narrano le cronache) e tale si mantenne nel corso dell'intera giornata assumendo un'ampiezza considerevole alla sera contempora­neamente ad una forte e rapidissima trepidazione del suolo molto pronunciata alle ore 20. Una leggerissima scossa un pò dopo le ore 3 ant. del 23 febbraio ed una serie di urti e scotimenti strumentali registrati dai microsismografi del Goiran annunciavano la spaventosa esplosione che verso le ore 06.20 colpi­va la Liguria portandone rovine e vittime (per una più dettagliata lettura di questo evento si rimanda alla lettura dei Rif. 10 e 11). Anche questa volta il Monte Baldo come in altri casi ha funzionato da avvisatore sismico precedendo con sue proprie manifestazioni l'azione delle energie geodinamiche manifestan­do due fortissimi rombi intervallati di 10 secondi l'uno dall'altro  avvertiti alle ore 02.36 a Magugnano, Ferrara di M. Baldo e sul versante Est del monte. In Città la scossa fermava molti orologi sulle ore 06.23 mentre a Zevio l'oro­logio della sede comunale si fermava alle 06.24. Le scosse che si avvertirono a Verona furono due a carattere sussultorio - ondulatorio, breve la prima e prolungatissima la seconda con una forza corrispondente al della scala Forel - De Rossi, componente dominante nelle direzioni NE-SW e SE-NW. Questa scossa interessò tutta la  Provincia Veronese e presso la stazione di Magugna­no si registrò sulla componente direzionale di N-S. Sempre nel giorno 23 dopo le ore 09 gli strumenti segnarono dei continui tremiti del suolo mentre dalle ore 16 alle 17 si registrarono delle leggere scosse di terremoto con direzione NW-SE. Il giorno 24 alle ore 10 il movimento microsismico era leggerissimo ma andava aumentando però d'intensità nelle ore pomeridiane e nella notte. Il 25 alle ore 8 ant. i microsismografi registrarono, senza interruzione, leggeris­sime scosse laterali nella direzione W-E. Da notarsi che anche presso l'Osser­vatorio di Velletri si registrarono, parecchi giorni prima dell'evento Ligure, lievi scossette in numero sempre più crescente fino ad un massimo nel giorno 23 febbraio, data dell'evento, per poi decrescere successivamente. Altra nota riporta che due giorni prima del terremoto Ligure alcune persone che stavano visitando la caverna di Vezzi (sopra Loano) sentirono un forte odore di zolfo tale da togliere il respiro. Un'altra curiosità si riscontrò nei giorni che seguirono la catastrofe Ligure quando si osservò un gran numero di pesci che solitamente vivono a grandi profondità galleggiare nelle acque ferme o asfis­siati o mezzo morti gettati sulla spiaggia.

 

Verona marzo 01  "I sismografi sono leggermente agitati. Il movimento microsi­smico è assai irregolare ed uno dei microsismografi  accenna tratto tratto a terremoti lontani prevalendo la direzione N-S. Questa notte dalle ore 03.37 alle ore 04.30 si ebbe un movimento microsismico quasi senza interruzione. Alle ore 9 ant. segno di scossa N-S. Alle ore 10.00 ant. calma".

 

Sul giornale l'Arena del giorno 7 marzo si legge: Quantunque non segnalata dagli strumenti del Cav. Goiran una scossa di terremoto si è verifi­cata a Castion Veronese. La terra di un orto della canonica n. 1 venne traspor­tata sino alla contrada S.Verolo in un campo del M.R. Arciprete. Il ff. Sinda­co e la Giunta non se ne dettero per intesi forse perché non avvertirono la scossa. Fortunatamente non si hanno a deplorare vittime, solo la canonica n. 2  presenta una larga fenditura ed ora si sta lavorando presso la Deputazione Provinciale onde dimentichi una precedente deliberazione e con molta premura ripari il guasto. 

                                                                         

Verona marzo 08 ore  10 "Dalle ore 08.30 di ieri  (7) alle ore 08.30 di oggi movimento verticale senza interruzione con segni di scosse assai vibrate ma leggerissime alle ore 20.30, alla mezzanotte, 03 e 07 ant. Alle ore 09.40 di oggi leggerissima scossa laterale seguita da leggerissimo movimento microsi­smico. Forti perturbazioni nelle magneti".

 

Il giorno 9 a Verona Si registrarono movimenti tromometrici e  minuti terremo­ti locali con accenno di lontane scosse più o meno forti. Alle ore 07.10 del giorno 23 Maggio una scossa di terremoto ondulatorio in direzione NW-SE, che poco dopo si ripeteva più debolmente, era avvertita in parecchi punti della Città, sui Monti Lessini, nella Valle di Caprino. A Ferrara di Monte Baldo se ne avvertirono due, la prima (V grado) ondulatoria con direzione NW-SE della durata di 15 secondi, la seconda più leggera. La scossa delle ore 07.10 fu avvertita con moto sussultorio anche nel Vicentino nella zona di Schio. Il 15 giugno alle ore 15.04 a Castion Veronese si avvertiva una scossa sussultoria della durata di 3 secondi ed alle ore 15.10 ne accadeva un'altra più forte della prima e della durata di 6 secondi accompagnata da forte rombo. Alle ore 09.30 ant. del 18 giugno leggerissima scossa a Magugnano. Il 30 giugno preceduta da una forte agitazione dei sismografi nel corso della giornata del 27 e del mattino del 28 sia in Verona che a Magugnano alle ore 12.00 si avvertiva una scossa del III grado a carattere ondulatorio con direzione SW-NE. Il Prof. A. Goiran nel mese di Agosto verificava alcuni piccoli terremoti apparentemente isolati con epicentro nella Valpantena ed in altri punti dei Monti Lessini. Il 30 settem­bre alle ore 21.22 scossa ondulatoria con direzione ESE-WNW a Magugnano ed altra più forte alle ore 21.30. Alla stessa ora si notarono delle sensibili scosse Est-Ovest in Valpantena e minute scosse in Verona. Il 5 ottobre si avvertì una scossa verticale nei Monti Lessini. Nei primi due giorni del mese di novembre il movimento microsismico si mantenne regolare e debolissimo, irregolarissimo e forte fu invece nei giorni 3 e 4 nei quali furono pure segnalate delle leggerissime scosse ondulatorie prevalendo sempre sulla dire­zione dominante di E-W, debole e bastantemente regolare fu il movimento nei giorni 5, 6 e 7  accennando però a sbalzi di un momentaneo incremento. Nel giorno 8 il movimento debole ma irregolare delle ore antimeridiane  crebbe d'un tratto alle ore 14, a quest'ora veniva pure segnata una leggerissima scossa. Il pendolo tromometrico inoltre marcava un tremito vivissimo nel suolo.

 

Magugnano sul Benaco "Poco dopo la mezzanotte, cioè fra la mezzanotte del giorno 8 e le ore 00.30 ant. del giorno 9, leggera scossa di terremoto ondula­torio con direzione SE-NW preceduta un qualche secondo prima da rombo accen­tuato e prolungato, da quanti avvertirono il fenomeno fu paragonato quasi ad una corrente che si propagasse da ESE ad WNW. Dopo un breve intervallo di circa 20 minuti dalla scossa sono stati uditi tre o quattro rombi più leggeri e sembrò che il suono si propagasse sempre nella stessa direzione". (Ernesto Coppi)

 

La scossa fu seguita da un leggero movimento ondulatorio nella stessa direzio­ne durato quasi senza interruzione sino alle ore 01.30 ant. del giorno 9.

 

Verona novembre 09 "Ore 01.30 ant. forte scossa ondulatoria nella direzione SE-NW seguita da altre minori".

 

Nel giorno 9 novembre il Veronese entra nella vastissima area del terremoto che fra le ore 01.30 e le 01.32 ant. colpiva specialmente il Veneto ed il lembo più meridionale del Trentino, l'Emilia, le Romagne, le Marche, la Tosca­na.

 

Magugnano novembre 09 "Ore 01.30 circa forte scossa ondulatoria ESE-WNW accom­pagnata e seguita da diversi rombi i quali a breve distanza l'uno dall'altro si andarono ripetendosi sino a giorno". (Ernesto Coppi)

 

In Verona altre leggerissime scosse si ripeterono nel corso della notte e divennero più frequenti fra le ore 07 ant. e le 09 ant. Anche la città di Mantova era scossa alle ore 08 ant. Durante l'intera giornata il pendolo tromometrico accennò ad una continua trepidazione nel suolo. Gli strumenti magnetici segnarono forti e persistenti perturbazioni. La scossa delle ore 01.30 ant. fu avvertita in tutta la Provincia come a Zevio, Sommacampagna, Caprino, Peri, Cerro, Soave, Illasi, Tregnago, Giazza, S.Bonifacio, Caldiero, ecc. A S. Giovanni Ilarione la scossa fu preceduta e seguita da rombo. L'agi­tazione del suolo si mantenne assai viva e nel giorno 10 novembre alle ore 06 ant. a Verona leggera scossa ondulatoria con direzione SW-NE. Al santuario della Corona sul Monte Baldo la scossa delle ore 06 fu leggera ed in senso ondulatorio accompagnata da forte rombo, mentre a Caprino fu avvertita più fortemente. Nel corso del giorno si ebbero altre leggerissime scosse e più specialmente fra le ore 14 e le ore 15. Alcune di queste scosse sono state distintamente sentite da diverse persone anche in Verona.

 

Ferrara di Monte Baldo novembre 10  "Ore 14 leggera scossa di terremoto accom­pagnata da rombo e seguita da altra dopo breve intervallo. I "carbonai" di malga Prazagano (1299 mt) affermano di aver avvertito altre scosse dopo le ore 15. Queste scosse sono pure state sentite a Caprino Veronese e si affermano più vibrate". (Don Luigi Boschini)

 

Dalle testimonianze raccolte risulta che le scosse del giorno 10 sono  state fortemente avvertite in tutto il versante Est del Monte Baldo sopra la Val d'Adige e  dal versante che guarda il Benaco il Goiran non ebbe notizie ma solo da Castion Veronese gli furono segnalati dei frequenti rombi dalle ore 14 alle 15. Il Prof. Agostino Goiran su questo terremoto formulò delle osserva­zioni:

 

Il massimo sismico del giorno 9 novembre è stato preceduto in Verona tanto da un andamento irregolare nel movimento microsismico come da perturbazioni magnetiche e da alcuni piccoli terremoti registrati dai microsismografi, ma passati inavvertiti dagli abitanti. (I grado)

 

La grande scossa delle ore 01.30 ant. del giorno 9 novembre con un'ora quasi di intervallo è stata preceduta nel Veronese da altra scossa minore seguita da una serie di piccoli scotimenti durati quasi senza interruzione sino al momen­to dell’esplosione che a quell’ora colpiva tanta parte d'Italia. Anzi nel Monte Baldo anteriormente a quella piccola e prima scossa era stato avvertito, con qualche secondo di anticipazione, un forte e prolungato rombo. Anche nel 23 febbraio di quest'anno un fortissimo rombo qualche ora prima "preannunciava" dal Monte Baldo la spaventosa conflagrazione che alle ore 06.23 ant. copriva di ruine la Liguria. (II grado)

 

Pertanto  nel terremoto del 9 novembre come  in quello del 23 febbraio ed in altri casi il Monte Baldo ha funzionato da "sismografo" o meglio da "avvi­satore sismico" precedendo con manifestazioni sue proprie l'azione delle energie geodinamiche locali o di altre regioni. (III grado)

 

La grande esplosione del giorno 9 novembre non valse ad esaurire la somma di energia preventivamente accumulata ed esprimente il lavoro di tutte le componenti interne ed esterne che "lavorarono" a prepararla. Vi fu un residuo di energia allo stato potenziale la quale si trasformò posteriormente in energia attuale nei movimenti od in altri fenomeni equipollenti che si manife­starono sia nel  veronese che in altri punti d'Italia. (IV grado)

 

Ritengo che la grande conflagrazione del giorno 9 non debba ripetersi da un terremoto unico, non derivasse cioè da un solo radiante ma fu un terremoto policentrico traente origine da più radianti simultaneamente operanti. (V grado)

 

Il movimento del suolo è stato accompagnato e susseguito da forti e persi­stenti perturbazioni magnetiche che ritengo dipendenti da cause diverse, quali la incessante trepidazione del suolo ma in modo specialissimo da energiche correnti telluriche. (VI grado)

 

Segni di spavento e di agitazione negli animali hanno accompagnato la scossa del giorno 9 novembre ma devo qui aggiungere, come ultima considerazio­ne che in Verona per osservazioni mie proprie e per quelle attinte da diverse persone  da me rigorosamente e scrupolosamente controllate che tali segni si manifestarono sino dalle ore 23 del giorno 8 vale a dire 2 ore e mezza prima della scossa. (VII grado)

 

Verona. Dall'Osservatorio Geodinamico, 1 dicembre 1887. Agostino Goiran.

Per una più dettagliata descrizione di questo evento si rimanda al Rif. 39.

 

Un nuovo massimo dei fenomeni sismici si registrò nei giorni 24 e 25 novembre con scosse in Verona e Ferrara di Monte Baldo.

 

1888 gennaio 18 : Il giorno 18 a Magugnano e sulla Riviera del Garda furono avvertite due leggere scosse la prima alle ore 11.30 ant. la seconda alle ore 13.34 tutte con direzione ESE-WNW e con intensità del . In Verona i sismo­grafi da giorni erano leggermente agitati, come lo erano le magneti. A Verona ancora scosse  il giorno 21 alle ore 03 ant. con spavento negli animali ed a Magugnano sul Garda alle ore 22.34 con intensità del e direzione ESE-WNW. Il giorno 24 due scosse del colpirono Verona la prima alle ore 19.40 e la seconda alle 19.50 con direzione NE-SW. Una fortissima burrasca magnetica accompagnata da un vivacissimo movimento del suolo si manifestò in tutti gli strumenti dalla sera del 28 al mattino del 29. Altra scossa si avvertì nella notte dal 30 al 31 gennaio. Sul Monte Baldo si manifestò un'agitazione sismica nella seconda metà del mese di febbraio. 

                                                                  

Verona maggio 01 Ore 10 "I sismografi hanno registrato una serie di scosse ondulatorie quasi senza interruzione. Forte perturbazione nelle magneti."

 

Il giorno 14 maggio alle ore 06.26 ant. una forte scossa sussultoria (VI grado) si avvertiva a Magugnano, Cassone, ecc. Altra il giorno 19 alle ore 13.02.

 

Verona  maggio   21  "Nelle ore pomeridiane incremento del moto microsismico accompagnato da perturbazione magnetica. Alle ore 22 leggera scossa ondulato­ria strumentale nella direzione E-W."

 

Magugnano giugno 2 ore 21  "Scossa sussultoria segnata dal sismografo ed avvertita da molte persone".

 

In Verona dal 27 maggio al 6 giugno gli strumenti si mantennero agitatissimi con la registrazione di leggere scosse.

 

Verona luglio 04 "Questa mattina alle ore 02.45 si è registrata una scossa di terremoto".

 

Nel mese di Luglio cadde un massimo di fenomeni sismici tanto che il Prof. A. Goiran dal giorno 3 al 25 contava 44 scosse strumentali. Il giorno 11 alle ore 00.15 ant. in Verona si avvertiva una scossa ondulatoria del con direzione E-W. A Ferrara di Monte Baldo la scossa si fece sentire in maniera forte ed ondulatoria con direzione NE per la durata di 4 secondi. A questa ne seguirono altre 5 più piccole ed era (narra la cronaca da Ferrara di Monte Baldo) impos­sibile rimanere in piedi mentre i mobili delle camere traballavano. Repliche si avvertirono alle ore 00.45 - 01.30 - 04.48 - 06.30 - 11.00 ant. e 13.45. Un vero sciame sismico si manifestò dalle ore 04.45 ant. alle 13.30. Questo terremoto che fu forte a Ferrara di Monte Baldo si manifestò fortissimo nelle valli dell'Alpone, Tramigna, Illasi per la durata di 3 secondi. Da ricordare inoltre che in queste vallate venivano quasi quotidianamente avvertiti piccoli e numerosi terremoti unitamente a lievi rumori sotterranei tanto che i conta­dini che lavoravano i campi dicevano che "sembrava la terra bollisse sotto i piedi".  Questi furono i segni premonitori della forte esplosione tellurica che sarebbe avvenuta il 7 giugno 1891.

 

Verona luglio 12 "Leggera scossa alle ore 00.13 ed altra alle ore 07.45 ant."

 

Verona luglio 21 "Ieri ed oggi i microsismografi si sono mantenuti agitatissi­mi. Leggera scossa allo ore 14.55".

 

Una scossa di terremoto (6°) con direzione NE-SW era avvertita e segnalata dai sismografi in Magugnano sul Garda alle ore 15.46 del 24 ottobre. Le scosse dei giorni 11 e 12 luglio furono segnalate anche dall'Osservatorio di Spinea (VE) con direzione SW - NE.

 

1889 Verona gennaio 10 "Alle ore 22.11 di ieri (9), leggera scossa di terremo­to ondulatorio nella direzione N-S. Altra più leggera ma sempre ondulatoria alle ore 01.30 ant. di oggi"

 

Giornale l’Arena 6 gennaio : New York 4 Fortissimo terremoto in Costa Rica il giorno 29 dicembre 1888, vittime e feriti.

 

Verona febbraio 02 "Alle ore 00.50 leggera scossa ondulatoria con direzione SW-NE segnalata da tutti gli strumenti. I sismografi sono agitatissimi dal giorno 13 febbraio".

 

Il primo marzo alle ore 06.29 ant. una scossa ondulatoria NW-SE colpiva Vero­na. Alle ore 09.20 un'altra forte scossa accompagnata da rombo urtava Ferrara di Monte Baldo, alle ore 11.00 ant.  si ripeteva.

 

Verona marzo  07 "Leggerissima scossa ondulatoria alle ore 22.10".

 

Verona marzo 08 "Altra scossa avvertita in Città alle ore 02.51".

 

Alle ore 03.47 ant. del giorno 8 marzo per un gagliardo terremoto che colpiva il Bolognese a Verona veniva avvertita una debole scossa.

 

Verona marzo 11  "Forte movimento tromometrico fra le ore 8 e le 10 ant. Alle ore 09.58 si è scaricato il sismografo Brassart e da quest'ora in poi legge­rissime scosse ad intervalli ondulatorie con  direzione NW-SE". Il giorno 8 dicembre a causa di un estesissimo terremoto che interessò la regione Gargani­ca una leggerissima scossa  veniva avvertita in Verona, Bologna, Salò, Bassa­no, Asolo, Belluno, Venezia, ecc. Nel corso dell'anno il Prof. Agostino Goiran contava per Verona 137 scosse di terremoto ben distinte e così distribuite: gennaio 12; febbraio 22; marzo 16; aprile 27; maggio 24; giugno 11; luglio 3;  agosto 13; novembre 2; dicembre 7.

 

Giornale l’Arena 13 marzo : L’Aquila 11 Furono avvertite altre sei scosse due delle quali forti.

 

Giornale l’Arena 12 ottobre : Tolmezzo 9 Come se non fosse stato sufficiente il terremoto fattosi sentire nel giorno 24 giugno e seguenti, ieri sera 8 alle ore 18.12 si fece sentire una forte scossa, a dire il vero già da tre mesi e mezzo continuano a farsi sentire scosse di terremoto.

 

Giornale l’Arena 30 ottobre : Terremoto nelle Puglie il 25.10 vittime e feriti (segue cronaca)

 

1890 gennaio 30 : Nel corso del anno a diverse riprese il Veronese fu battuto dal terremoto. Leggerissime scosse si verificarono il 30 gennaio. Calmo tra­scorse il febbraio. Alle ore 13.25 del 6 marzo una forte scossa del VI grado a carattere sussultorio ondulatorio, della durata di parecchi secondi ed accom­pagnata da prolungato rombo batteva Ferrara di Monte Baldo ed Ala di Trento ripetendosi leggerissima dopo un breve intervallo. Leggere scosse strumentali si notarono nei giorni 11, 12, 13, 15 e 25 di marzo preannunzio della più poderosa scossa del 26. Infatti il giorno 26 alle ore 21.15 l'intera Provincia Veronese veniva urtata da una scossa del a carattere ondulatorio con dire­zione SW-NE e della durata di 3 secondi circa, dopo un breve intervallo ne seguiva un'altra più leggera. Il terremoto  che aveva il suo epicentro nel Bellunese, dove provocava leggeri danni, fu avvertito in tutto il Trentino e solo strumentalmente a Bologna e Firenze mentre a Venezia pare che ai più sia passato inosservato. Leggere scosse del furono segnalate a Verona il giorno  27 ed altra era segnalata nel Bacino del Benaco alle ore 21.05 del 30 marzo. Il 21 giugno alle ore 23 una forte scossa colpiva Cassone sulle pendici del Monte Baldo. Nel mese di agosto con leggerissime scosse appena avvertibili e con poderosi boati il Monte Baldo dava prova della sua non mai assopita atti­vità. Questi fenomeni crebbero di intensità e frequenza nel mese di settembre specialmente nei giorni 7 ed 8 anticipando i due terremoti Liguri del 16 e 20 settembre. Fra queste due date il Monte Baldo tremava il giorno 17 con due scosse che venivano avvertite a Magugnano e Ferrara di Monte Baldo alle ore 11.52 circa e per la durata di 9 secondi il primo evento mentre la seconda scossa che avveniva alle ore 21.32 aveva una  durata di 7 secondi, la loro direzione dominante era di ESE-WNW accompagnate da forte rombo. Ne seguì un periodo di calma fino alla prima decade di novembre. Nel mese di novembre, in un giorno non precisato, si avvertiva ad Ala ed in Val d'Adige una scossa di terremoto alle ore 01.54 ant.  Ancora calma per tutta la prima decade di dicembre. Nel giorno 14 dicembre alle ore 23.03 circa una scossa ondulatoria assai forte nella direzione ESE-WNW e della durata di 8 secondi urtava la Riviera del Lago di Garda da Bardolino a Torbole, ne seguirono  due forti rombi alla distanza di quasi 10 minuti l'uno dall'altro, il fenomeno si ripe­teva nel giorno 15 alle ore 04.07 ant. con moto ondulatorio, con la stessa direzione e per la durata di 7 secondi.

 

1891   Giornale l’Arena 9 gennaio : Sarajevo 7 Ieri sera alle ore 20 si ebbe una scossa di terremoto violentissima che durò 3 secondi accompagnata da boati.

 

Giornale l’Arena 17 gennaio : Algeri 15 oggi alle ore 04 si sentì una violenta scossa di terremoto seguita da altre più leggere. Vittime e feriti.

 

Giornale l’Arena 6 aprile : Rimini 4  Alle ore 12.15 si sentì una forte scossa di terremoto poi una lieve replica a breve distanza con movimento sussultorio.

 

gennaio 31 : Dopo le perturbazioni sismiche del 14 e del 15 dicembre 1890, nel Veronese non si registrarono fenomeni di rilievo fino alle ore 11.35 ant. del 31 gennaio quando una leggera scossa con direzione NW-SE interessava la Val d'Adige nella zona di Ala (TN). Da questo giorno e fino al mese di maggio regnò una calma apparente con delle oscillazioni ad onda lunga dovute a dei lontani terremoti. Durante questo periodo il Monte Baldo dava qualche raro segno di agitazione ma più che di vere scosse si trattava di detonazioni o boati. Nei giorni 3 e 6 giugno si notò un andamento irregolare con l'intorbidimento delle acque dei fontanili e dei pozzi nelle località di  Mezzane di Sotto, Negrar, Velo, Crespadoro (VI), Montorio Veronese, Salo' (BS) e Caldiero presso le Terme. Non si sono trovate notizie di sensibili movimenti del suolo nei primi quattro giorni di giugno tranne però per la zona di Bolca, Badia Calavena, ecc. dove tremiti del suolo, rumori sotterranei con boati più o meno profondi e sensibili si avvertirono già dalla fine di maggio specialmente di notte. Il giorno 6 giugno alle ore 23 una leggera scossa di terremoto si avvertiva a Bardolino e Valdagno (VI) ed un Po prima della mezzanotte a Bolca vi fu un marcatissimo movimento del suolo con continue scosse mentre alle Terme di Caldiero si riscontrò una fortissima agitazione nelle acque. Nel giorno 6 i sismografi Veronesi non registrarono alcuna scossa per tutta la giornata ed il tromometro era quasi perfettamente calmo registrando solo rapidissime e strettissime trepidazioni. Poco prima della mezzanotte i micro­sismografi "entrarono in azione" segnando un movimento microsismico assai vivace. Alle ore 01.07 del giorno 7 una leggera scossa veniva avvertita da alcune persone in Verona e sulla sponda Bresciana del Lago di Garda. Alle ore 01.30 ant. in concomitanza ad una breve e leggera scossa il telegrafista della stazione ferroviaria di Isola della Scala (VR) veniva svegliato di soprassalto da un rumore simile a quello prodotto da un treno che arrivi in stazione. Alle ore 01.34 ant. si avvertì una leggerissima scossa nella zona di Zevio (VR) e Manerba (BS). La notte dal 6 al 7 giugno era splendidamente serena e come narra la cronaca si notavano le stelle scintillare straordinariamente mentre nell'atmosfera regnava una calma soffocante era "stofego" diceva la gente. L'alto silenzio della campagna e della stessa città era turbato dall'abbaiare dei cani ed ovunque andava crescendo l'agitazione negli animali domestici. Fu assicurato che molte persone provassero un senso strano di malessere e diffi­coltà nel prendere sonno ma tutto era attribuito al caldo soffocante della notte ........... alle ore 02.04 ant. il terremoto portava rovine e distruzio­ne nelle valli di Illasi, Mezzane, Cazzano, Alpone, Chiampo. I danni maggiori si riscontrarono nella zona di Badia Calavena presso le contrade: Trettene atrocemente bombardata dal terremoto, Valle Tanara nel luogo detto al Mulino un fabbricato, costruito pochi anni prima, crollava interamente seppellendo la famiglia Tura con sette individui, poi estratti vivi, Scudellari comunemente detta Lerchi che rimaneva interamente abbat­tuta e dove sotto le macerie rimanevano sepolte delle intere famiglie ma con la morte di un solo bovino, "Riva" e Fietta soffrirono gravi danni, Triga, ecc. I caseggiati prossimi o rasenti la Piazza di Badia Calavena costruiti in massima parte sull'unghia rocciosa del monte S. Pietro non subirono le conse­guenze disastrose degli altri situati nel basso della valle. I fabbricati posti sul terreno soffice delle ghiaie agglomerate dell'antico torrente (detto Progno di Illasi) si riscontrarono, a differenza degli altri basati sui calca­ri dei monti, i più percossi, si dovette sgomberare l’edificio municipale. Le case erette a volto, le isolate, le mal costruite, le più alte pagarono in modo speciale un largo tributo alle violen­ti scosse telluriche. Le strade mostravano larghe fessure in senso longitudi­nale, massime quelle sulla strada Cogolo - Badia, quella dalla contrada Minaz­zi alla Piazza e quelle delle frazioni Riva e Tessari. Per il sussulto sismico dai monti rotolarono giù enormi massi con danno dei boschi e di qualche edifi­cio come in contrada Vanzetti dove un blocco di circa 50 quintali sfondò una casa. Danni si rilevarono a Castagnè nella chiesa parrocchiale dove il campa­nile subiva larghe fenditure e molte case furono rese inagibili. In località Postuman di Mezzane di Sotto oltre ai danni agli edifici civili seri danni si registrarono alla chiesetta intitolata a S.Nicolò da Bari sulla porta d’ingresso una piccola lapide ricorda l’evento ed il restauro avvenuto nell’anno successivo. A Bolca crollarono solo due case ma moltissime furono le lesionate, così a Sprea dove chiesa e canonica subirono guasti considerevoli, così anche l’antica chiesa di S.Pietro sull’omonimo colle. In Cogollo tutte le case furono inabitabili compresa la chiesa. L'ultima case del paese verso Badia Calavena si sfasciò completamente ed una ragazza ne fu estratta viva da sotto le macerie. La località di Macemigo fu quella più fortemente danneggia­ta dal terremoto non rimase una casa abitabile e vi fu una vittima. In Scorgnano tutte le case riportarono dei danni. Nelle contrade di Riva e Tessari crollarono parecchie case ed altre si resero inagibili, altri danni in località Antonelli, Canovi, Cengio. A Ventenanova crollò il campanile della chiesa. Tregnago subì anche il crollo dell’antico castello.  L'area dove il terremoto fu maggiormente sentito assume la forma circolare e racchiude la linea epicentrale Trettene - Tregna­go. Quest'area presentò anomalie nella trasmissione dell'onda sismica, tutt'oggi se ne trova conferma nella struttura tettonica di questa parte di valle, inoltre la frattura geotettonica Schio - Vicenza attutì il movimento ed anche l'intensità di magnitudo delle zone a Nord ed a Est della linea epicen­trale. Quantunque sembri incredibile nell'immensità del disastro in cui pote­vano perdere la vita centinaia di persone si riscontrò una sola vittima. Ma più di tutto faceva pena l'ascoltare il gemito e le grida dei poveri seppelli­ti sotto le macerie che furono tutti estratti vivi anche se contusi o feriti. La durata della scossa del 7 giugno calcolata in 10-12 secondi provocava il crollo totale di 42 case, in parte 2, 25 si resero inagibili del tutto, 40 in parte, le lesionate furono 322. Della lunga descrizione di questo terremoto egregiamente riportata ai riferimenti 23 e 25, con una più ampia testimonianza al Rif. 32 ed in un libricino che si trova presso al Biblioteca Civica di Verona al Cat. C.463-2 con il titolo "Il terremoto di Badia Calavena", noi qui ne riportiamo alcune parti tra le più significative rimandando ad una più dettagliata lettura del disastro ai riferimenti citati alla fine di quest'anno .......... un scricchiolio acuto, un soffio, una folata di vento, un'ondata di aria calda si manifestò contemporaneamente con lampi di luce vivissima che squarciò l'oscurità della notte. Nel cielo sopra la valle (di Illasi) si videro strisciare molti fuochi fatui a guisa di stelle cadenti e dense nuvole di polvere di un odore speciale invasero ogni parte del paese  perdurando fino alle prime pioggia. Erano le ore 02.04 del 7 giugno 1891 e lo scuotimento ed i sussulti accompagnati da detonazioni fragorosissime si ripeterono e si molti­plicarono violentissimi e disordinati in tutti i sensi, in tutte le direzioni, scaturì involontario e spontaneo dalle labbra di ogni uno un grido "Il terre­moto". La gente esterefatta balzò dai letti abbandonando i palazzi e le case dandosi a precipitosa fuga nelle piazze o nelle vie. In aperta campagna i monti, gli alberi, le case  erano in un moto di continuo ondeggiamento. Le porte, le finestre furono divelte dai cardini contorti e piegati. I muri di quelle povere case furono frantumati quasi triturati, le travi di sostegno furono violentemente strappate dalle loro sedi e trasformate in strumenti di distruzione e morte. Lungo le strade e le campagne si aprirono larghi e lunghi crepacci, si dissecarono sorgenti, fontanili, pozzi e furono moltissime le persone che rimasero colpite da squilibri psichici che poi si portarono dietro per parecchi anni. In Città i mulini dell'Adige che erano in attività si fermarono di botto alla prima scossa e non si rimisero in moto che quando la scossa ebbe fine. Le repliche, che avvennero in gran numero,  durante i mesi di giugno e luglio furono quasi giornaliere andando poi scemando di numero ed intensità. Poderose repliche si ebbero alle ore 05.15 dello stesso giorno, replica che fu più forte di quella delle ore 02.04, il giorno 11 alle ore 8.30 che fu fortissima nelle valli ed Est di Tregnago ed il giorno 29 giugno alle ore 20.00 che fu fortissima, alle ore 02.00 del 13 luglio, alle 08.50 del 9 agosto quest'ultima durò 2 secondi e fu descritta terribile e senza rombo. Il 21 agosto, preceduta e seguita da piccole scosse, una scossa con particolare violenza alle ore 21.06 sconquassava le valli di Illasi, Mezzane, Tramigna e Chiampo rovinando nuove case. Alle ore 14 del 4 ottobre altra scossa era seguita da innumerevoli repliche minori. Importanti repliche si ebbero ancora nelle ore pomeridiane del 31 dicembre e nelle ore del mattino del 1 gennaio 1892. Negli anni postumi a questo nostro evento sismico altre scosse portarono lo sconforto fra le popolazioni della Valle di Illasi. Dopo alcuni mesi di quiete Badia Calavena venne colpita nuovamente alle ore 19.15 del 30 giugno 1892 da due sensibilissime scosse che produssero ulteriori crepe nei muri, il movimento sismico ondulatorio  - sussultorio e della durata di 5 secondi ebbe ancora una volta orientamento da Est verso Ovest. Il giorno 9 agosto alle ore 08.50 si fece sentire una scossa di terremoto con direzione SW-NE  della durata di 4 secondi con carattere ondulatorio - sussultorio, il fenomeno fu percepito in tutta la pianura Padana mentre nell'area colpita il 7 giugno 1891 questa scossa produsse ulteriori danni alle case. Ancora una volta il Prof. Agostino Goiran, che si trovava in villeggiatura a S.Anna d'Alfaedo, non avvertiva la scossa ma udì un rombo sordo e profondo. Ancora scosse si ripete­rono il 4 ottobre 1892 alle ore 14, il 2 aprile 1893 alle ore 00.30 - 04.00 e 09.00 quest'ultima ondulatoria e seguita da boato con direzione sempre E-W. Il 9 febbraio 1894 alle ore 13.46 scossa molto forte e prolungata ed altra segui­ta da boato alle ore 18. Una forte replica si manifestò il 26 febbraio 1894 alle ore 21.45 con moto ondulatorio - sussultorio e con boato. Il 17 aprile 1894 alle ore 15.20 Badia Calavena risentiva di una scossa sussultoria della durata di 2 secondi, ma già da diversi giorni la zona era interessata da sbuffi di vento improvviso e dalle solite caldanelle afose. Nel 1896 il 18 settembre alle ore 01.17 una scossa abbastanza forte e preceduta dal solito rombo fu sentita in tutta la valle. Il giorno 22 ottobre 1907 alle ore 02.00 vi fu una forte scossa a carattere sussultorio che a Verona non fu avvertita ma che venne segnalata in varie zone della Val d'Adige. Il 3 febbraio 1908 alle ore 14.35 una scossa a carattere sussultorio - ondulatorio produsse ulteriori danni alle case di Badia Calavena ......... erano passati 17 anni dalla prima manifestazione sismica. La sequenza di questo lungo periodo sismi­co e ben documentata nell'allegato catalogo  riepilogativo che  si trova alla fine di questa opera.

Ma prima di concludere il capitolo riferito al terremoto di Badia Calavena del giugno di quest'anno voglio riportare parte dello studio condotto dal Prof. Mario Baratta sull'influenza lunisolare correlata al terremoto del 7 giugno 1891 e ben documentata al Rif. 25, influenza cosmica che durante il periodo sismico del 1891 in Badia Calavena rispecchia quanto avviene ancora oggi ai nostri giorni durante certi periodi sismici, basti osservare che la scossa del 7 giugno 1891 si manifestava in tutta la sua potenza distruttiva nella notte successiva al Novilunio del giorno 6. "Il terremoto incalzò per non cedere di frequenza che verso il Primo Quarto di Luna dopo il quale l'attività sismica cessò decisamente per riprendere con forza toccando il suo triste massimo al Novilunio del giorno 6 luglio e come nella fase di giugno una lunga sequenza di scosse si riprodussero riportando lo sconforto in quelle già provate con­trade. Con il Primo Quarto di Luna (14 luglio 1891) arrivò una tregua completa che durò una settimana interrotta da una sola scossa. Il successivo Plenilunio del 22 luglio portò un leggero ma ben accentuato risveglio sismico a cui tenne dietro un'altra tregua in seguito all'Ultimo Quarto di Luna (28 luglio 1891). Altro risveglio al Novilunio del 5 agosto pari come intensità al Novilunio di giugno e luglio quindi dopo il Primo Quarto si manifestava una calma perfetta che durò sei giorni. Dopo questa calma riesce più significativo il rinnovarsi dell'attività sismica nel giorno di Plenilunio del 20 agosto 1891 che portò in cinque giorni 36 scosse e ciò acquista maggior importanza il fatto che questa fase coincise con la Luna al Perigeo, ossia più vicina alla Terra che non quando si trova all'Apogeo. Seguì la solita calma all'Ultimo Quarto e ci fu un leggero risveglio al Novilunio del 4 settembre, a questo seguì una calma di 13 giorni che si ruppe al Plenilunio del 18 settembre 1891 ed anche questa volta concomitante al Perigeo Lunare".

 

Oggi (2008) nelle contrade colpite si possono ancora osservare gli effetti di questo triste periodo tellurico.

 

Badia Calavena: Anselmi, Antonelli, Badia, Battistari, Boschi, Bovi, Burgagnani, Ca Berni, Ca Vecchi, Canovi, Carpene, Casin, Cavaleri, Cengio, Cisamoli, Comestoi, Cossari, Costalunga, Cotti, Croste, Cucio, Cunegatti, Cuneghi, Fietta, Filippi,  Fogassetti, Frindi, Gambari, Gamberoni, Gioni, Gonci, Gonzo, Guerri, La Casara, Laiti, Lerchi, Massalonghi, Mastini, Minazzi, Molini, Monte, Murari, Nicaloi, Parisi, Pellicari, Pernigo, Prè, Raussi, Rugolotti, Scandolara, Seri, Sprea, Taioli, Tassi, Tessari, Totari, Tresoro, Trettene, Triga, Valentini, Valcasara, Valisari, Valle, Vanzetti, Venchi, Volpi, Xami, Zocchi.

 

Cazzano di Tramigna: Bennati, B.go Castello, Caliari, Caltrano, Campiano, Dino, Marsiglio, Monti, via Malesan, Pizzolo, Soraighe.

 

Illasi: Arano, Cellore, S.Colombano, S.Felice, Santa Giustina, Serravalle.

 

Mezzane: Castagnè, Postuman, S.Cassiano.

 

Montecchia di Crosara: Tolotti, Corgnan, Tittoni, Cesari,

 

Selva di Progno

 

Tregnago: Battaggi, Calavena, Carbonari, Cogollo, Comerlati, Fienetti, Marcemigo, Rancani, Scorgnano, Zambelli.

 

Velo Veronese: Fondi, Garzon

 

Vestenanova: Bolca, Castelvero, Maccadanzi, Pieroni, Tezza, Vanzi, Vestenavecchia, Zandonai.

 

Valle del Chiampo:

 

 

 

 

Nella tabella seguente si riportano alcune delle località della Provincia di Verona dove si avverti la scossa del 7 giugno 1891 con la relativa intensità in gradi di una scala che ne conta sette. Albaredo d'Adige (4) - Badia Calavena (7) - Bardolino (4/5) -  Bolca (6) - Caldiero (5) - Castagnè (6/7) - Castelvero (6) - Cazzano di Tramigna (5) - Cerea (5) - Ferrara di Monte Baldo (5/6) -  Gazzo (4) - Grezzana (5) - Isola della Scala (3) - Isola Rizza ( 4/5) - Malcesine (3) - Mezzane (5) - Minerbe (4) - Mizzole (5) - Montecchia di Crosara (6) -  Monteforte d'Alpone (5) - Montorio Veronese (5) - Nogara (3/4) Nogarole Rocca (5/6) - Prun (5) - Roncà (4/5) - S.Giovanni Lupatoto (3/4) - S. Martino B.Albergo (5) -  S.Mauro di Saline (6) - S.Pietro Incariano (5) - Selva di Progno (5/6) - Soave (5) -  Tregnago (6/7) -  Valeggio sul Mincio (4) - Velo Veronese (4/5) - Verona (4) - Vestenanova (6) - Villafranca (4) - Zevio (5). Vedi TAB.9

 

 

 

A conclusione aggiungiamo alcuni dei bollettini diramati dall'Osservatorio Geodinamico condotto dal Goiran ed alcune note di cronaca tratte dalla stampa del tempo:

 

Verona giugno 08  "Alle ore 02.04 fortissima scossa di terremoto con moto sussultorio - ondulatorio nella direzione Est - Ovest e della durata di 7 secondi. La scossa fu preceduta ed accompagnata da un prolungato rombo da potersi paragonare al rumore prodotto da un treno che si avvicina alla stazio­ne. La scossa più forte quella delle ore 02.04 è stata preceduta da altra più leggera alle ore 01.07. Altre leggere scosse sono continuate posteriormente a quell'ora e segnatamente alle ore 02.30 e 03.30. Anche questa mane una sensi­bile scossa è stata avvertita alle ore 07. Alle ore 08.30 gli strumenti segna­no la calma. Dalle ore 08.30 alle ore 15 gli strumenti si sono mantenuti calmi, agitati da quell'ora in poi. Ecco la cronaca delle ore pomeridiane di ieri (7) e delle ore mattutine di oggi: 7 giugno ore 15 scossa sussultoria ed ondulatoria sensibile, ore 19 movimento tromometrico assai vivace, ore 19.15 leggerissima scossa sussultoria, ore 20.03, 21.33, 21.50 leggerissime scosse ondulatorie. Giorno 8 giugno ore 03.45, 04.16, 04.32, 05 leggerissime scosse, ore 09 gli strumenti sono calmi." A.Goiran.

 

Giornale l'Arena 8 giugno "IL TERREMOTO SENTITO IN CITTA'".

Da parecchi anni nel Veneto non andavamo soggetti a violenti scosse di terre­moto. Dopo i terremoti del 29 giugno 1873 (Belluno), quelli del 1 agosto 1883 (Casamicciola) e quelli del 23 febbraio 1887 dei terremoti qui si parlava come di una curiosa specialità del Monte Baldo il quale di tanto in tanto freme moderatamente. Ma questa notte purtroppo la spaventevole forza della terra si manifestò per modo da farcene rammentare per lungo tempo. Erano le ore 2 e 4 minuti di notte e la immensa maggioranza dei cittadini dormiva quando una terribile scossa sussultoria preceduta da un rombo fortissimo mise soqquadro la popolazione. La scossa fu infatti tremenda. In quei 5 o 6 secondi quanti ne durò il terremoto non era possibile stare in piedi. I mulini dell'Adige che erano tutti in attività si fermarono di botto alla prima scossa e non si rimisero in moto che quando la stessa non ebbe fine. Fu notato che alle ore 23 i colombi, le galline, i cani erano irrequietissimi ed in campagna urlarono poco prima della scossa.

 

 Tregnago. Come entità di danni Tregnago e Badia Calavena sono in prima linea. Non una delle case è illesa il 60% inabitabili. Dopo la prima tremenda scossa di ieri ne vennero segnalate alle ore 06, 07, 12, 17.30, 22 e questa mattina alle ore 05.

Dal campanile dell'ex chiesa di S.Sebastiano che sta a ridosso la Biblioteca Civica di Verona cadde un grosso pezzo di soffitto e precipitò in una delle sale della Biblioteca stessa."

 

Verona giugno 9  "Ieri (8) alle ore 1 leggera scossa ondulatoria e sussulto­ria. Dalle ore 19 alle ore 22 leggerissimo movimento senza interruzione, leggerissima scossa alle ore 22 e due leggere scosse alle ore 02.30 e 05 di oggi". A.Goiran

 

Verona giugno 10 "Alle ore 20.13, 21.05, 23 di ieri (10) scosse ondulatorie marcate da tutti gli strumenti. Ore 01, 01.11 e sino alle ore 01.47 di oggi (10) leggere scosse sussultorie quasi senza interruzione. Calma sino alle ore 08.50 in cui il movimento ripiglia scaricando a brevi intervalli anche il sismografo Brassart". A.Goiran

 

                                                              

 

Verona giugno 12 ore 11  "Nel corso della giornata di ieri tracce di leggere ondulazioni, sensibile scossa alle ore 16.48 con direzione NNE. Da quell'ora sino alle ore 21.16 continua ondulazione quasi a formare una linea sulla carta del sismografo. Nella notte e nella mattina continua ma più debole. Alle ore 09.46 forte scossa ondulatoria in direzione E-W". A.Goiran

 

Verona giugno 13 ore 11 "Nel corso della giornata di ieri continuo movimento sismico quasi  senza  interruzione nella direzione E-W : 09.46, 09.50, 10, 10.27, 10.40, 11, 11.13, 11.20, 11.34, 12.16, 14.22, 15.18, 16.37, 17, 17.25, 19, 19.07, 19.24, 20.11, 20.36, 21.29. Alle ore 22.35 scossa ondulatoria - sussultoria e nella notte dalle ore 04 alle ore 05.40 continua ondulazione. Calma sino alle ore 08 ora in cui il movimento ripiglia sino alle ore 09.45". Agostino Goiran

 

Nel giorno 15 giugno alle ore 14.26, preannunciata da un vivacissimo movimento del suolo iniziato alle ore 11 ant. e continuato poi fino alle ore 18, una violenta scossa batteva Desenzano, Castelnuovo, Colà, Peschiera, Sona, Somma­campagna, Ponti sul Mincio, ecc. Questa scossa si avvertiva più fortemente nell'Alto Bacino del Mincio con moto sussultorio.

 

Verona giugno 16  "Ore 03.12 sensibile scossa sussultoria, ore 07 leggere ondulazioni, ore 07.43 scossa e leggiere ondulazioni". A.Goiran.

 

Giornale l'Arena 22 giugno .... tutte le scosse telluriche erano precedute dall'urlo del rombo che veniva sempre dalle regioni del Monte Baldo. Una viva luce accompagnava il momento più terribile della catastrofe e per circa due minuti una meteora a guisa di stella cadente fu vista nel cielo spiccare il corso di sopra Tregnago in direzione di Badia Calavena (sintesi dell’articolo).

 

Giornale l'Arena 8 luglio Non passa giorno non passa notte senza che le scosse vengano a seccarci le ore e metterci il fuoco alle gambe. Sabato alle ore 13.45 fu un brutto momento per coloro che stavano al domestico focolare. La casa cominciò bruscamente a fare la danza e gli inquilini sbalorditi dovettero prendere il largo. Ieri mattina (7) poderosa scossa. Questa mattina alle ore 09.24 forte scossa. 

                                                                     

Giornale l'Arena 31 luglio  Continua.... continua sempre il maledetto. Il giorno 23 alle ore 20.34, il 24 alle ore 02, il 26 alle ore 22.30, il 29 alle ore 16 ci fu alle coste con scotimenti sebbene non gravi però qualche allarme. Dal 29 ad oggi (31) nessuna scossa. I mutamenti, le originalità del tempo segnano le altalene e le vicende del terremoto. Dal famoso 6 giugno e fino al termine del mese (giugno) ora si aveva freddo, ora il caldo acuto, ora la pioggia torrenziale, ora il vento impetuoso. L'8 luglio tuoni fortissimi e lampi ed altre scosse. Dal giorno 11 al 22 temperatura calda ma sempre costan­te e quindi nessuna perturbazione tellurica di notabile intensità. Dal giorno 23 al 29 temporali e scariche forti di elettricità e la sera rispose con 4 scuotimenti. Ho poi osservato nei tempi di maggior scuotimento i fuochi fatui o stelle cadenti. (da una corrispondenza).

 

Della forte replica sismica che colpiva nuovamente Badia Calavena il 21 agosto 1891 riportiamo una parte della cronaca tratta dal giornale l'Arena del 22 agosto 1891 "IL TERREMOTO DI IERI L'ALTRO E DI IERI" (21). La nostra povera Provincia già tanto flagellata dai nubifragi, dalle grandinate settimanalmente periodiche, dal terremoto del 6 giugno che ha profligato le popolazioni della vallata di Tregnago, non parve ai sommi Dei abbastanza bastonata. Ci voleva la ripetizione del terremoto per completare il quadro, occorreva ripiombare la cittadinanza di Verona e gli abitanti delle campagne nelle ansietà inenarrabili di 2 mesi or sono. Ricordiamo ai nostri cortesi lettori che noi nel giugno scorso abbiamo tradotto e riportato dalle "Neua Presse" di Vienna le predizioni circa il terremoto pubblicate dal famoso astronomo tedesco Falb, ebbene quelle profezie predicevano precisamente oltre alla scossa del 6 giugno anche un'altra che si sarebbe verificata nella stessa zona d'azione della prima circa il 19 - 20 agosto che noi per non spaventare la popolazione non volemmo per intiero stampare. Falb ha avuto ragione. L'altro ieri infatti 20 agosto alle ore 10.45 si sentì una forte scossa ondulatoria durata un paio di secondi e preceduta da un forte boato.........

Ieri sera (21) alle ore 21.06 preceduta da un forte e sonoro rombo altra poderosa scossa in senso ondulatorio - sussultorio. Alle ore 23.30 precise si sentì un'altra leggera scossa di breve durata. La replica del 21 agosto alle ore 21.06 fu abbastanza forte da recar nuovi danni ai fabbricati e fu violenta in special modo a Badia Calavena, Bolca, Cazzano di Tramigna.

 

Badia Calavena agosto 22 " Questa notte alle ore 20.55 scossa di terremoto della durata di 5 secondi in senso sussultorio nella direzione W-E ed alle ore 23.15 altra più poderosa poi se ne contarono 23 fino alle ore 15.00 del giorno 22 ma di minor entità. La prima scossa non venne accompagnata dal solito boato ed il cielo non dava meteore come nelle maggiori passate ma scoccava invece leggieri continui lampi per un paio di ore successive e la Luna teneva due cerchi di sbiaditi colori". A.Goiran

 

Giornale l'Arena 29 agosto  Il terremoto si è fatto sentire ancora. Preceduto da forti boati si è ripetuto la notte del 27 accompagnato da lungo boato, cadde qualche camino a Velo Veronese e Bolca, alcuni muri si screpolarono. Anche la rupe di Castelvero (566 mt) in comune di Vestenanova lasciò cadere alcuni massi senza però causare danno. Intanto sono cominciati i lavori per demolire la pericolante rupe la quale verrà distrutta a colpi di piccone e mine. Il giorno 23 ottobre alle ore 02.15 ant. a Belluno Veronese si sentiva una scossa di terremoto abbastanza forte della durata di circa 4 secondi in senso ondulatorio. L'improvvisa visita tellurica tenne svegli gli abitanti per varie ore poiché si attendevano ulteriori scosse, ma non si udì più nulla.

 

Giornale l’Arena 18 ottobre : Reggio Emilia 16 Questa notte alle ore 12.36 è stata avvertita una scossa di terremoto in senso sussultorio.

 

Giornale l’Arena 30 ottobre : Terremoto in Giappone il 28 ottobre molte vittime (7273) e gravi danni.

 

1892 gennaio 05  Verona : "I sismografi si sono mostrati lievemente agitati nelle ore antimeridiane, il tromometro registrava un movimento irregolare accompagnato da tremiti piuttosto forti. Alle ore 14.20 scossa ondulatoria segnata dai sismografi. Calma in seguito interrotta però da tremiti assai vibrati nel suolo. Ore 17.06 scossa sussultoria avvertita in tutta la città accompagnata da spinta laterale con movimento ondulatorio nella direzione da NE a SW durata 3/4 secondi. Nuova scossa sussultoria alle ore 18.14. Alle ore 20 gli strumenti sono agitati e segnano ondulazioni piuttosto ampie del suolo. Il grandioso periodo sismico apertosi colla scossa delle ore 02.04 del 7 giugno 1891 non è ancora cessato. Oggidì ci offre un nuovo massimo del quale si è avuta la prima manifestazione a Badia Calavena e Tregnago colle scosse delle ore pomeridiane del 31 dicembre 1891 e colle antimeridiane del 1 gennaio 1892. La scossa odierna non è se una replica di quelle altre che dal 7 giugno 1891 in poi si sono andate succedendo. Mi ero imposto di non dare più notizie alcune di terremoti e se oggi rompo il silenzio lo faccio per dire a tutti di dormire sonni tranquilli. Sarei riconoscente a tutte quelle persone che avendo avvertito questa scossa in Verona e nella sua Provincia fossero tanto cortesi di comunicarmi le osservazioni fatte in proposito le quali mi potrebbero tornare utilissime per lo studio dell'attuale periodo sismico". A.Goiran

 

La forte scossa delle ore 17.06 circa, preceduta ed accompagnata da sordo rombo, fu fortemente avvertita nel Bresciano con moto sussultorio e della durata di 4 secondi subito dopo ne è seguita un'altra assai più leggera. Sul Lago di Garda questa scossa fece cadere alcuni fumaioli mentre a Salò portava gravi lesioni negli edifici. Nella località Campazzi vicino a Bardolino rovinò un porticato. A Brentino Belluno la fortissima scossa durò 4 secondi e fu preceduta da un forte boato. Si avvertì sussultoria a Padova, Vicenza, Bassa­no. In alcuni centri del Bacino del Benaco raggiunse il grado 8°/9° della scala De Rossi - Forel.

 

Verona aprile 16 "Leggera scossa alle ore 20.15".

 

Magugnano aprile 17 "Si segnala una scossa di terremoto ondulatorio in dire­zione ESE-WNW alle ore 07. Alle ore 11.20 altra scossa sussultoria con forte rombo di 3 secondi."

 

Verona Aprile 18 "Tracce di scosse durante il pomeriggio."

 

Il 24 giugno alle ore 00.20 ant. un fortissimo terremoto colpiva la zona di Claut (UD) dove crollarono alcuni comignoli e si produssero delle piccole crepe nei muri alcuni dei quali già in cattivo stato crollarono. La scossa fu forte a Belluno mentre a Vicenza passò inosservata, fu abbastanza sensibile a Schio e leggera a Verona. 

                                                                      

Il 30 giugno Badia Calavena veniva nuovamente colpita dal terremoto alle ore 19.15 con due sensibili scosse accompagnate da rombo. Il movimento sussultorio - ondulatorio della durata di 5 secondi e con direzione da NE a SW fece aprire nuovi crepacci nelle case. Questa scossa fu avvertita in molte località della Provincia Veronese e del Vicentino. Ancora una scossa alquanto forte si avver­tiva in Val d'Illasi alle ore 11.35 ant. del 5 luglio con andamento sussulto­rio e della durata di 5 secondi, veniva appena avvertita a Tregnago. In Verona il giorno 13 luglio si registrava una leggera scossa sussultoria alle ore 02 ant.. Il 9 agosto una potente replica che colpiva Badia Calavena si estendeva a tutto il Veneto ed in parte al Bresciano. Fu sentita nell'Emilia e nel Bergamasco. Nuovi danni si riscontrarono nelle località di Chiampo, Altissimo, Crespadoro, Vestenanova, Selva di Progno. In Città la scossa delle ore 08.58 fu sensibile con direzione N-S e della durata di 4 secondi. Il Prof. Goiran che si trovava sul Corno Mozzo (1535 mt.) a Sant'Anna d'Alfaedo non avvertiva la scossa ma fu sorpreso da un rombo sordo e prolungato. Il giorno 4 ottobre alle ore 14 in Badia Calavena si avvertiva ancora una scossa ondulatoria con rombo per la durata di 2 secondi.

 

1893 Aprile 02 : Ancora una forte scossa di terremoto colpiva Badia Calavena alle ore 00.20 circa con moto sussultorio e per la durata di un secondo. La scossa pose in serio scompiglio tutto il paese dove la maggior parte delle famiglie fuggì precipitosamente all'aperto credendo il rinnovarsi della trage­dia del 1891. Alle ore 00.25 altra leggera scossa sussultoria ma di poca entità. Si segnalò qualche leggero danno ma nessuna disgrazia. Un forte vento di levante accompagnava i movimenti tellurici. Anche a Brentino Belluno la scossa si fece sentire fortissima con moto ondulatorio e per la durata di 10 secondi.

 

Verona aprile 02  "Alle ore 00.30 scossa sussultoria assai vibrata ma brevis­sima la quale fu seguita immediatamente dopo da altra con moto ondulatorio in direzione E-W per la durata di 5-7 secondi. La scossa è stata generalmente avvertita in tutta la Città svegliando molte persone. Alle ore 04 ant. altra leggera scossa. Alle ore 09 ant. nuova scossa assai leggera accompagnata però da tremiti nei cristalli delle finestre". Osservatorio Geodinamico A.Goiran

 

Il giorno 27 ottobre veniva avvertita in Città una discreta scossa di terremo­to con epicentro il Bellunese. In Verona preceduta da un movimento strumentale ondulatorio iniziato alle ore 14 veniva avvertita alle ore 17.31 circa con direzione NE-SW.

 

1894 febbraio 09 : Un nuovo fortissimo terremoto colpiva la zona di Badia Calavena  alle ore 13.35 circa. La scossa della durata di 3/4 secondi portava nuove crepe nei muri delle case e veniva avvertita con forte intensità nelle località di Boscochiesanuova, Velo Veronese, Tregnago, Crespadoro, nelle vallate di Mezzane, Tramigna, Alpone, Chiampo, Adige ed in tutta la catena del Monte Baldo.

 

Verona febbraio 09 "Alle ore 13.46 avvenne una scossa sussultoria di terremoto assai prolungato e forte. Fu generalmente avvertita in Città e marcatamente da tutti i sismografi. Alcune persone asseriscono che sia stata preceduta da rombo. Alle ore 14 il Tromometro segnava il n° 5 della scala indicando un tremito fortissimo nel suolo." Osservatorio Geodinamico Agostino Goiran

 

Giornale l'Arena  Tregnago 09 "La popolazione spaventata si spinse per le vie del paese e le donne coi loro bambini in braccio non volevano saperne di entrare più in casa. Anche a Tregnago si notarono molte screpolature nei muri ma nessuna disgrazia. Tanto a Badia che a Tregnago alle ore 18.30 si notò un'altra leggerissima scossa con lungo rombo."

 

Il giorno 25 febbraio ancora due scosse venivano avvertite nei Lessini Orien­tali, la prima si avvertiva a Badia Calavena alle ore 21.45 alquanto forte e della durata di 2 secondi con moto ondulatorio - sussultorio accompagnata da rombo tonante, la seconda a Recoaro alle ore 22.00 (ma con ogni probabilità si riferisce allo stesso terremoto che colpiva la Val d'Illasi 15 minuti prima).

 

Giornale   l'Arena   28  febbraio : Nella trascorsa notte (25) un movimento tellurico alquanto forte sorprese questi valligiani, la maggior parte dei quali dormiva della grossa. Durò oltre due secondi in senso ondulatorio con rombo tonante. Alcuni impauriti più del dovere lasciarono le coltri per vigi­lare nella notte filando spago, ma la generalità provata a ben più duri colpi non si commosse gran fatto e preferì il tepore del letto al freddo notturno del di fuori. Con questo il terremoto birbone ci vuol dire sul serio d'aver presa stabile sede nei paesi circostanti allo spento vulcano del Bolca ciò che punto a noi non garba. (X) Tregnago.

 

Badia Calavena marzo 18  "Ieri (17) alle ore 15.30 avvenne una scossa in senso ondulatorio della durata di due secondi accompagnata da rombo. Anche l'altro ieri vi furono dei movimenti ma di minimo potere. Da due o tre giorni era qui atteso un qualche movimento tellurico preannunciato da sbuffi di vento improv­viso, da insolite caldanelle afose, da un senso speciale che preoccupava gli animi."

 

Il giorno 19 marzo una nuova scossa di terremoto veniva avvertita alle ore 21.12 nel Vicentino in Valle dei Signori. Il giorno 22 novembre alle ore 06.09 circa in Città e Provincia si avvertivano due scosse di terremoto la prima ondulatoria con direzione E-W della durata di 4 secondi, la seconda dopo brevissimo intervallo più leggera e della durata di 4 secondi. Questo terremo­to, che si crede abbia avuto origine nel Bresciano, fu avvertito con forza nella zona bassa del Lago d'Iseo dove provocava danni ai fabbricati, si avver­tì mediocremente a Verona, Cologna Veneta, Trento, nel Ferrarese e lievemente nella bassa Pianura Padana, a Venezia, Treviso, Modena, Piacenza Parma, ecc.

 

Giornale l’Arena 22 aprile : Atene 20 terremoto in tutta le Grecia. Il centro fu la provincia di Larissa. Danni e gran numero di vittime.

 

Giornale l’Arena 13 luglio : Costantinopoli 10 Ci fu un terremoto che cagionò gravi danni con parecchi morti.

 

Giornale l’Arena 11 agosto : Catania 9 Stamane alle ore 02.35 forte scossa di terremoto (X) a Zafferana Etnea, morti (15) e feriti.

 

Giornale l’Arena 30 ottobre : B.Aires 29 Una violenta scossa di terremoto fece crollare numerose case, morti e feriti.

 

1895 febbraio 27 : In questo mese un incendio metteva fuori uso l'Osservatorio Sismico del Regio Liceo per cui il Prof. Goiran non fu in grado di registrare le scosse di terremoto che si avvertirono in Città nella mattina e nel pome­riggio del 27 rispettivamente alle ore 03 ed alle ore 16.38 quest'ultima scossa fu molto forte  in Friuli nella zona di Claut dove provocava varie screpolature in parecchie case. Fu lieve con carattere ondulatorio a Vicenza, Padova, Treviso, Belluno. Il 23 marzo per una fortissima scossa di terremoto che colpiva la zona di Comacchio (FE) probabilmente nella zona Sud Orientale della Provincia Veronese si sarà avvertita una leggera ripercussione sismica. Il giorno 14 aprile un disastroso terremoto colpiva la zona di Lubiana (YU) dove vi furono dei morti per il crollo di alcune case. In modo abbastanza violento questa scossa veniva avvertita in tutto il Veneto alle ore 23.17 con la durata di 6/7 secondi (vedi foto sotto). In realtà il suolo Veronese era agitato da diversi giorni e tratto tratto si ripetevano leggerissime scosse alcune delle quali abbastanza sensibili. Nella notte dal 14 al 15 aprile si verificò un massimo di scosse, se ne contarono sette di sensibili e fra queste quella molto forte delle ore 23.17 che dopo 5/6 secondi fu seguita da altra sussultoria ma legge­rissima. Sempre nel giorno 14 alle ore 23.45 altra scossa sensibile ed ondula­toria con direzione E-W e poco dopo alle ore 23.53 altra leggera con moto ondulatorio nella direzione E-W. Nel giorno 15 alle ore 00.05 scossa ondulato­ria con direzione E-W assai forte e della durata di 6/7 secondi, altra alle ore 05.15 ant. leggera ed ondulatoria.

 

Giornale l'Arena....  Legnago - Questa notte ci furono parecchie scosse di terremoto: una alle ore 23.20 che durò circa un minuto leggera in principio andò poi aumentando notevolmente. Molti campanelli suonarono delle porte sbatterono. Alle ore 00.05 ce ne fu un'altra ondulatoria regolare e lieve. Altre 2 verso il mattino una alle ore 2 circa e alle 4 e mezza l'altra, certo più leggere perché non tutti le hanno sentite.

 

Vigasio:  Anche a Vigasio alle ore 23.20 fecesi sentire una forte scossa di terremoto, molti orologi a pendolo arrestarono il loro movimento e nel centro del paese cadde il comignolo di un camino. Panico nella popolazione. L'Osservatorio privato del Sig. Giovanni Organo di Padova così registrava il terremo­to di Lubiana: le scosse furono tre la prima alle ore 23.18.45 dapprima verti­cale della durata di 25 secondi indi  ondulatoria  nella direzione ENE-WSW della complessiva durata di 3 secondi. Altra scossa alle ore 03.04.03 nella direzione NE-SW ed una terza alle ore 04.20.15 ambedue meno forti della prima. 

 

Peri: Alle ore 23.11 forte scossa sussultoria.

 

Belluno Veronese: Fortissima scossa di terremoto alle ore 00.27 in senso ondulatorio e della durata di 10 secondi. Dopo dieci minuti seguì una nuova scossa più debole e più breve. Successivamente benché leggere altre 9 scosse fino alle ore 04. Nel mese di giugno ai 10 in Città alle ore 02.49 circa si avvertiva una scossa assai forte di terremoto con epicentro nella zona di Follina (TV). La scossa che a Verona si manifestò per la durata di 3 secondi con direzione E-W fu maggiormente avvertita in tutta la fascia pedemontana che va dal Trevigiano alle Prealpi Lombarde. Alle ore 02.10 ant. del 4 luglio si avvertirono leggere scosse sussultorie di terremoto. Il 7 agosto un terremoto colpiva buona parte dell'Italia Settentrionale alle ore 20.50 circa.

 

Giornale l’Arena 20 maggio : Ieri sera alle ore 20.35 forte scossa di terremoto a Firenze. Danni ed alcuni morti.

 

Castelletto di Brenzone agosto 7 "Ore 20.45 leggera scossa di terremoto sus­sultorio della durata di 3 secondi".

 

Castelletto di Brenzone agosto 9 "Alle ore 18.35 leggera scossa di terremoto sussultorio ondulatorio della durata di 3 secondi". Quest'ultima scossa anticipava di poco la violenta scossa che si manifestava nel Medio Basso Adriatico  alle ore 18.36 circa e che provocava qualche picco­la fenditura nel terreno ed in un edificio delle Isole Tremiti. Nei mesi di agosto e settembre quasi giornalmente si ebbero a registrare scosse di terre­moto e fra queste alcune sensibili e marcate. Nella notte fra il giorno 11 e 12 ottobre a Castelletto di Brenzone furono avvertiti rombi e boati sotterra­nei con scosse alle ore 05.30 ed un Po prima delle ore 09 ant. del giorno 12 ottobre. Da quest'ora in poi seguirono oltre una ventina di scotimenti: alle ore 11.33, 14.46, 14.52, 14.59, 16.00  fra queste due risultarono più forti delle altre con notevole intensità e durata alle ore 14.46 e 16.00 le quali furono avvertite anche in Città ma in modo leggero.

 

Malcesine ottobre 12 ore 17.10  "Fortissime scosse sussultorie di terremoto da questa notte ad oggi. Caduti camini e fatti crepacci a qualche muro con la caduta di un cornicione della chiesa. Le   scosse odierne rappresentano proba­bilmente il maximum di un   periodo principiato sin da oltre due mesi e sareb­bero le più forti dopo quelle del 1876. Del resto dall'aprile del 1866 in poi il Monte Baldo non fu mai in perfetta quiete".  A.Goiran

                                                                     

L'attività sismica continuò anche nella notte dal 12 al 13 ottobre con leggere scosse a Castelletto alle ore 20 - 21 e 02 del 13. Il giorno 2 novembre alle ore 07.35 in Verona e Provincia si avvertiva una discreta scossa sismica che svegliava quanti ancora erano a letto.

 

Verona novembre 2 "Alle ore 07.35 scossa di terremoto sussultorio assai forte e vibrata ma di brevissima durata. Alcune leggerissime scosse erano già state avvertite nel corso della notte". A.Goiran

 

In una lettera inviata all'Osservatorio Geodinamico di Verona dal paese di Velo Veronese (1121 mt) si legge: Vi partecipo che oggi  alle ore 08.20 fu avvertita una scossa di terremoto sussultorio alquanto forte intesa della durata di tre secondi. Fu accompagnata da forti rombi e da boati producendo tremolio di mobili e panico nella popolazione ma nessun danno. Quindi il giorno 2 novembre le scosse che colpirono il Veronese furono due.

 

1896 gennaio 6 : Quest'anno troviamo quattro cronache sismiche che documenta­no l'attività endogena del Veronese il 6 gennaio con scosse avvertite durante il giorno nella zona di Brenzone; il 17 gennaio alle ore 07.15 quando si notarono due sensibili scosse sussultorie mentre gli strumenti sismici dell'Osservatorio erano in agitazione già da alcuni giorni; il 18 settembre alle ore 01.17 ant. una scossa abbastanza forte preceduta da leggero rombo a carattere ondulatorio e della durata di 2 secondi si faceva sentire a Badia Calavena ed in tutta la Provincia con direzione Est-Ovest; infine il 5 dicem­bre alle ore 09.35 a Malcesine si avvertiva una forte scossa di terremoto in senso sussultorio.

 

Giornale l'Arena  Malcesine 5 dicembre "Si desidera che l'autorità Prefettizia proponga qualche cosa per tranquillizzare queste popolazioni sia col mandare sopralluogo il Prof. Goiran sia coll'impianto di un sismografo che possa "prengire" i movimenti tellurici. Si è costantemente osservato che le scosse di terremoto si fanno maggiormente sentire nelle grandi perturbazioni atmosfe­riche ed appunto ora che vi scrivo imperversa sul Lago una forte burrasca.

 

1897 gennaio 27 : Nella notte fra il 26 ed il 27 gennaio un terremoto urtò parte del Trentino e delle Provincie di Verona e di Vicenza spiegando la massima intensità a Recoaro dove fu inteso molto forte, fu forte  a Valle dei Signori, Ala e Rovereto,  un po' meno lo fu a Trento, sensibile a Pergine e Vestenanova, fu avvertito alle ore 02.40 da pochi a Verona, Dolcè e Pastrengo. Alle ore 03.50 replica quasi forte a Recoaro, sensibile ad Ala e lieve a Rovereto. Ad Ala il giorno 31 gennaio alle ore 00.10 ancora una replica ed alle ore 01.26 altra più forte e seguita da altra leggerissima alle ore 03. Tali scosse sembrarono essere tutte assai localizzate poiché non risultarono avvertite altrove ad eccezione di una sensibile scossa avvenuta il 31 gennaio che veniva intesa a Rovereto alle ore 14.01. Nuova sensibile replica ad Ala il 3 febbraio alle ore 03.50. Il giorno 3 giugno alle ore 12.45 si riscontrava una lieve scossa a Verona. Una scossa di terremoto si avvertiva in parecchie località del Veneto compresa Verona alle ore 07 circa del giorno 18 luglio. Questo terremoto provocava seri danni a Lubiana (YU). Nel mese di agosto alle ore 00.40 del giorno 19 a Caprino Veronese si avvertiva una scossa assai vibrata e sussultoria di terremoto. Il giorno 21 settembre alle ore 13.57 circa un esteso terremoto interessava parecchie zone dell'Alta e Media Italia. Questo terremoto che provocava lesioni più o meno sensibili in quasi tutti i fabbricati di Senigallia (AN) con caduta di comignoli e cornicioni (vedi anche anno 1786 e 1930) veniva avvertito anche nella nostra Provincia e Basso Trentino.

 

1898 gennaio 16 : Alle ore 13.10 circa un terremoto che colpiva la Provincia di Ferrara irradiava la sua onda sismica fino a Verona dove veniva leggermente avvertito. Il giorno 20 febbraio una rovinosa scossa che urtava il Friuli veniva avvertita in Città in modo leggero e senza danni. Il 4 marzo a causa di un esteso terremoto che alle ore 22.10 colpiva l'Appennino Settentrionale nella zona di Langhirano (PR) in Città e Provincia si avvertiva una forte scossa della durata dai 3 ai 4 secondi. 

                                                                     

Verona marzo 5 ore 20 "Alle ore 22 forte scossa sussultoria seguita da prolungata oscillazione del suolo. Alle ore 22.05 altra scossa sussultoria più forte ancora e della durata di 4 secondi circa. La trepidazione del suolo continuò leggerissima ed alle ore 23 si ebbe una nuova scossa sussultoria assai forte. Oggi continua leggerissima l'ondulazione del suolo. La scossa delle ore 22.05 va annoverata fra le maggiormente forti avvenute in questi tempi." A. Goiran

 

Il giorno 9 marzo ancora una sensibile scossa di terremoto veniva avvertita in Città alle ore 11.50.

 

Verona marzo 11 "Alle ore 09.09 cinque leggerissime scosse di terremoto ad intervallo appena sensibile l'una dall'altra, pochi secondi dopo sensibile scossa sussultoria. Alle ore 10 continua il leggerissimo movimento ondulatorio del suolo". A. Goiran

 

Verona aprile 2 "Verso le ore 21.45 fu avvertita una forte scossa di terremoto con tendenza al sussultorio e di qualche secondo. E' già da qualche giorno che si ripetono delle scosse ad intervalli più o meno lunghi, ne vengono segnalate anche stamane." A. Goiran

 

Il giorno 16 novembre verso le ore 14.50 un terremoto colpiva la zona del Lago di Garda provocando leggeri danni a Salò e passando inosservato sulla sponda orientale del Lago.

 

1899  Il giorno 4 settembre forte terremoto con epicentro Cape Yakataga (Alaska) M=8.2, replica il giorno 10 con M=8.2 epicentro la Baja di Yakutat.

 

Giornale l’Arena 22 settembre : Ieri a Smirne vi fu una violenta scossa di terremoto, vittime.

 

novembre 12 : In questo giorno si registrarono tre scosse strumentali. Alle ore 00.37 una violenta scossa si avvertiva accompagnata da un rumore profondo in Città ma non causava alcun danno. Il Prof. Agostino Goiran inter­pellato dal giornale l'Arena scriveva "Sebbene attualmente non mi occupi, almeno ufficialmente di terremoti, non di meno ti dò le notizie che mi chiedi. Leggere scosse si sono ripetute da alcuni giorni in continuazione di un perio­do sismico cominciato sin dal mese di agosto e forse prima. Sembra che attualmente si stia attraversando un massimo di questo periodo, infatti diverse sono state le scosse da me avvertite: 15 novembre alle ore 15 leggerissima scossa, alle ore 22 leggerissima scossa, il 16 novembre  alle ore 00.37 forte scossa sussultoria della durata di due secondi, alle ore 00.45 altra leggerissima ed alle ore 03.00 sensibile scossa sussultoria". A. Goiran