1703 gennaio 20 : Nel mese di ottobre 1702 cominciarono a sentirsi nell'Umbria alcune lievi scosse di terremoto.

La prima grande scossa che avvenne alle ore 02 del 14 gennaio 1703 fece rovinare completamente Norcia e provocò danni ingenti a Cascia.

La grande scossa di Norcia fu seguita da moltissime repliche tanto che la terra continuò a tremare fino al primo di febbraio.

La seconda grande scossa avvenne alle ore 21 del 16 gennaio con epicentro verso la città dell'Aquila dove ne seguì una terza alle ore 18 del 2 febbraio. 

 

Alle ore 20 circa del giorno 20 gennaio il terremoto si manifestava in Verona con una fiera scossa ma che non provocava alcun  danno.

Nei primi due mesi dell'anno i Terremoti urtarono violentemente le falde occidentali del Monte Baldo: Brenzone, Cassone, Malcesine

ed è quindi probabile che la scossa del 20 gennaio sia stata irradiata dalle profondità del Monte Baldo.

A causa dei continui terremoti nel giorno 8 marzo di quest'anno il "Consiglio Generale dei 10 comuni della Spettabile Gardesana dell'Acqua" veniva

convocato ed eleggeva i santi eremiti Begnino e Caro a patroni e perpetui protettori della medesima Gardesana che era afflitta da tempeste,

siccità, secche, venti stravaganti e terremoti. Nel documento redatto a quel tempo si legge: Electio SS. Bernini ed Cari in Patroni Gardesanae.

Dal Consiglio delli dieci Comuni della Spettabile Gardesana dell'Acqua legittimamente convocati alla presenza dell'Ill.mo Sig. Domenico Becelli

Capitano del Lago, in numero perfetto, il giorno di giovedi mattina li 8 marzo 1703 come dal libro Consigli K a Carte 30 e 31.

Gli accidenti che soventi affliggono questi poveri comuni della Gardesa­na con tempeste, siccità, secche di albori, venti stravaganti e terremoti,

come di presente, con rovina quasi totale de' Paesi e con altre calamità, flagelli tutti della Divina Giustizia giustamente contro noi sdegnata per

le nostre colpe, eccitano l'animo di questo Consiglio a ricorrere alla protezione validissima de Santi, che per pietà si degnino con le loro preghiere

presso la Divina misericordia, arrestar quei fulmini de quali vie armata la mano Divina da nostri errori; sopra il che investigandosi,

Christi nomine invocato, sono stati nominati li Santi Begnino e Caro, Eremiti che vissero e morirono in questa riviera, lasciando a noi per pregiatissimo

pegno i loro santi corpi nella Pieve di Malcesine, e però umilmente invocando li Santi stessi e implorando la loro protezione,

particolar tutella gli ha eletti e li elegge per Patroni perpetui Protettori della medesima Gardesana dell'Acqua ponendola sotto il loro Patrocinio

tutella e protezione, affinchè mediante le loro efficacissime intercessioni si rendi degna di godere i frutti della divina grazia.

Restando appresso determinato a tutte voci di far fare ogni anno in perpetuo nel mese di maggio un Officio Generale in Malcesine nella Pieve,

ove s'attrovano le Reliquie de Santi Protettori, con quel maggior numero di R.R. sacerdoti possibile per aver li Santi Sacrificj applicati in suffragio

delle Anime Purganti dovendo anche essere supplicato l'Illustrissimo Signor Capitano del Lago presente, che pro tempore sarà per il suo intervento

ed assistenza al suddetto ufficio. Campetti Antonio - Segretario.

 

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